La sofferenza può purificare la nostra vita nel senso che ci conduce al Signore e alla potenza della Sua cura. La sofferenza emotiva non dà tregua finché non impariamo ad affrontarla, portarla quindi al Signore lasciando che Lui inizi in noi la sua opera di guarigione e decidere di vivere secondo quanto Egli ci chiede. Quando il Signore inizia in noi l’opera di guarigione ci purifica dai sedimenti del nostro doloroso passato; possiamo riconquistare il nostro equilibrio ed andare avanti con un nuovo vigore. Una persistente tribolazione emotiva è un segnale che viene dal Signore, vuole agire nella nostra vita, non consente più che portiamo quel peso nei nostri cuori; le nostre afflizioni possono essere la chiave per scoprire cosa Dio voglia da noi; possono aiutarci a salire ad una altro livello di spiritualità. La Bibbia dice che avremo tribolazioni, la sfida è come scegliamo di reagire: ci affideremo a Dio? Il compito di Dio è di instaurare un rapporto più intimo con noi; il nostro è di scegliere di rispondere in modo corretto all’iniziativa di Dio, la nostra risposta deve essere sempre l’avvicinamento a Dio.
Buon ascolto!
