Pedro condivide una esortazione partendo dalla lettera di Paolo ai Filippesi. Dio vuole fortificare la nostra vita, la nostra spiritualità in Cristo. Vediamo come il cuore di Paolo, nonostante in quel periodo fosse incarcerato, era nella gioia, perché il cuore del popolo di Dio è col Signore, deve essere collegato allo Spirito Santo 24 ore su 24. “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”, spesso non vediamo via d’uscita, ma Dio sarà con noi, sarà la risposta alle situazioni, il nostro sguardo deve essere su Cristo. Non dobbiamo avere paura, ma affrontare le cose con Cristo che ci fortifica, la vittoria di Cristo è la nostra forza, noi non cerchiamo la vittoria, combattiamo nella vittoria perché qualcuno ha già vinto per noi: Gesù sulla croce. Cristo in noi la speranza di gloria, è Lui che ti fortifica davanti ogni prova, non sei solo. Confidiamo nell’Eterno. Sii fortificato in Cristo.
Il pastore Giacomo attraverso vari passi ci ricorda che la nostra vita terrena è solo un segmento, mentre la nostra realtà spirituale è una semiretta che va verso l’eternità. Dio è vicino a noi, e anche le persone vicine a noi ne vivono la Sua presenza. Il salmo 73 è scritto da un sacerdote che si muove nella casa di Dio con la gioia insegnando al popolo a vivere nella gioia; un uomo abituato a stare davanti a Dio e vedendo tanta malvagità sta male. Anche se siamo tribolati siamo figli di Dio, dentro di noi c’è lo Spirito di Dio, c’è la pace del Signore, la realtà della grazia di Dio, a volte siamo tentati a fare come altri, ma se così avessimo fatto avremmo rinnegato la nostra identità in Cristo. Cerchiamo di rimanere sempre col Signore, avere equilibrio, puoi offendermi ma io posso non offendermi. Quindi qualunque sia la situazione, ragionate come servi del Signore, come sacerdoti del Dio altissimo, non permettete alla rabbia di crescere dentro di voi, vincete il male col bene. La ricompensa è eterna, dove stai andando? Se ti allontani da Dio il peccato farà le sue vittime, diventerà il tuo padrone; se stai peccando ma ti avvicini a Dio è il peccato che si staccherà dalla tua vita. Andiamo a Dio senza fingere santità, ma portandogli tutto il nostro negativo, il nostro essere uomini bisognosi della grazia di Dio, e una volta unito a Dio offrirai la tua parte positiva a chiunque arriva da te, Gesù, che è la roccia alla quale tu sei collegato. Se, come questo sacerdote, rischiamo di essere arrabbiati, amareggiati e incompresi, mettiamo su Gesù le nostre incomprensioni, fallimenti, incapacità e lasciamo che Lui se ne prenda cura, lasciamo che sia Gesù ad assorbire il dolore che abbiamo dentro ed offriamo ad altri la possibilità di fare la stessa cosa; è su Gesù che noi mettiamo ogni cosa. Il regno di Dio è già dentro di te ed attraverso te passerà anche ad altri. Impariamo a fidarci di Dio.
Buon ascolto!
