Nell’accettare Gesù Cristo siamo nati di nuovo, abbiamo l’opportunità di ricominciare con una lavagna ripulita, imparando cose nuove in campo spirituale. Il fatto stesso che Dio ci chiama figliuoli, ci dice che Lui sa che abbiamo tanto da imparare, che non siamo perfetti e che nel percorso di apprendimento ogni tanto inciamperemo, ma la Sua grazia ci è sufficiente.
Non saremo mai perfetti, ma possiamo godere della perfezione di Gesù Cristo, della Sua amorevole bontà, del fatto che Lui non si aspetti la nostra perfezione, ma che cresciamo con Lui, che rimaniamo in rapporto con Lui e che ci affidiamo a Lui. Così facendo Egli opererà la Sua perfezione in noi, nei Suoi tempi e secondo i Suoi piani.
Se tenti di essere perfetto non solo stai tentando l’impossibile, ma dici a te stesso e a Dio “non sono soddisfatto di come sono fatto”, mantenere questa convinzione rende infelici e causa l’allontanamento da Dio e dal Suo aiuto.
Le debolezze umane di Paolo erano l’occasione perché Dio rivelasse la Sua forza, è proprio nei tempi di sconfitta che maturiamo la capacità di crescere. Non vuol dire che possiamo fallire di proposito, ma che dobbiamo affrontare il nostro istinto che vuole successo e perfezione, dobbiamo capire che se non ci affidiamo a Dio per avere successo non lo avremo mai.
Buon ascolto!