Dio nel cuore e nella mente, riflessioni dalla pace interiore al servizio

Oggi Maura condivide una riflessione parlandoci di tre cose importanti collegate fra loro: pace, contentezza e riconoscenza. La pace interiore è il presupposto dell’essere contenti, spesso siamo dominati da debolezze, mancanze, bisogni e questo ci toglie la pace perché non siamo liberi dalle nostre emozioni e da ciò che si agita in noi; avere Dio nel cuore è alla base della nostra libertà e pace. Quando troviamo la pace interiore riusciamo anche ad essere contenti della nostra vita perché la pace di Dio è la forma più alta di appagamento: la contentezza è un segno di libertà interiore. La contentezza è legata alla gratitudine, la persona grata riconosce in ogni momento i doni di Dio, dalle piccole alle grandi cose, essere grati trasforma la vita, la riconoscenza è una disposizione del cuore. Oggi tante persone si lamentano aspettandosi che siano gli altri a soddisfarli, ma tutto deve partire prima da se stessi, è una nostra responsabilità, cominciamo noi ad avere un cuore bendisposto. Se staremo saldi e legati al Signore, desiderosi di continuare ad imparare ciò che Lui vuole insegnarci, anche nelle turbolenze della vita troveremo la pace interiore.
Il pastore Giacomo leggendo alcuni passi in Marco 20 ci fa riflettere su come Gesù mette in evidenza in molte situazioni la durezza del cuore dell’uomo, l’incapacità di cambiare, soprattutto quando si tratta di potere, di prendere decisioni, ma Gesù ricorda che come Lui è venuto per servire, così anche noi dobbiamo seguire il suo esempio, entriamo in questa dimensione dell’essere al servizio di chi Dio ha messo vicino a noi; “sottomettendovi gli uni gli altri” mettersi al servizio è una scelta volontaria, servire il prossimo sapendo di essere servi di Gesù Cristo, sapendo di essere grandemente amati da Dio lasciandoci trasformare nell’intimo del nostro cuore.

Buon ascolto!

0:00

0:00

Pubblicato in Messaggio domenicale
Aggiornamenti
Archivio