Come gestire il dono della fede (audio)

Il pastore Ernesto Bretscher ci porta un messaggio per prepararci ad ad essere usati dal Signore per provare la Sua esistenza ed il Suo amore alle persone intorno a noi. Per questo è importante saper gestire il dono della fede, altrimenti si possono creare confusioni, la fede può distruggere la fede! Può distruggere la serenità, la credibilità della Chiesa, e alla fine portare delusioni.

La fede può diventare presunzione pretendendo che Dio faccia ciò che vogliamo noi, ma Dio non è una marionetta! Fede è fiducia nell’affidabilità di una persona, noi ci fidiamo di Dio! Ci fidiamo che in ogni circostanza farà la cosa giusta. Viviamo in una cultura razionale dove si crede solo a ciò che si può vedere o spiegare, ma il regno di Dio non appare in modo visibile, sul piano spirituale le cose accadono in modo incomprensibile, non possiamo pretendere di capirle, accadono per un potere che viene dall’altro, per la misericordia, l’ amore e la grazia di un Dio che ama. Noi siamo come i pennelli nelle mani di un pittore, quello che verrà fatto sul quadro non è merito del pennello, ma dell’ingegno dell’artista, l’artista è il Signore, noi siamo solo gli strumenti. L’apostolo Paolo ci esorta nell’avere consapevolezza della nostra piccolezza e fragilità, condizioni per vivere la potenza di Dio. Siamo peccatori graziati, manteniamo un atteggiamento umile.

Fede non è promuovere la realizzazione delle cose che diciamo. Non sappiamo i modi e i tempi di Dio, non possiamo avere la presunzione di stabilire come Dio debba intervenire, cerchiamo di muoverci con rispetto, sensibilità, prudenza, non possiamo condizionare il Signore, ma possiamo dire “Signore io mi fido di te!”

Molte promesse pronunciate da Gesù erano in contesto missionario, come attrezzi che Dio affida a coloro che vanno, che si mettono a disposizione di Dio per portare anime a Cristo. I segni accompagnavano coloro che andavano, questa è la chiave: andate!

Impariamo a prendere la Bibbia per intero altrimenti rischiamo di rimanere delusi e deludere molte persone con profezie che non si avverano. Muoviamoci con la saggezza che ci insegna la Parola di Dio.

Siamo chiamati ad essere strumenti nelle mani di un artigiano, che è il Signore, lasciamoLo operare. Noi preoccupiamoci di: perdonare, santificarci, prenderci cura dei nostri corpi, essere gioiosi e fare sempre il bene. Il Signore possa servirsi di noi per riempire il cielo di persone che hanno bisogno di Gesù. Facciamolo con saggezza!

Buon ascolto!

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Pubblicato in Messaggio domenicale
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