Il pastore Giacomo ci ricorda che Dio nella Sua essenza è amore e questo impatta con la nostra umanità: chiediamo amore ma non siamo disposti a darlo, Dio viene a cambiare queste nostre forme mentali. Attorno a noi c’è tanto male, ma dobbiamo decidere di guardare e coltivare il bene. Che cosa desideri? Di cosa ti occupi? Quali sono le tue scelte? “Siate ferventi dello Spirito, servite il Signore”. Affida al Signore i tuoi dolori, daGli la possibilità di guarirti profondamente, confida nel Signore, non essere vinto dal male, ma vinci il male col bene.
Sammy continua l’approfondimento su una realtà fondante del regno di Dio. Gesù ci dice “se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli”” quindi c’è bisogno di un cambiamento, cosa vuol dire essere come un bambino? Gesù ce lo spiega nelle esperienze successive con gli apostoli, è un tema ricorrente, fino all’ultima cena, perché Gesù ha bisogno di smantellare dentro di noi la concezione che abbiamo di potere, di grandezza, di onore, del regnare nel mondo. Il piccolo è colui che è umile, che serve per zelo o per amore: servo è colui che liberamente decide di servire, smette quando vuole, quindi lo fa per zelo; lo schiavo dedica la vita alla causa che stai servendo, la differenza è la motivazione: l’amore, una scelta d’amore. Gesù ha scelto di restare per sempre con la sua sposa, ha scelto di restare servo/schiavo della sua famiglia che siamo noi. “il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire fino alla morte in croce”. Gesù non diede importanza al fatto di essere Dio, ma svuotò se stesso prendendo forma di schiavo, dedicato per amore; Gesù cambia e diventa servo facendosi ubbidiente fino alla morte. Su questo principio si basa il regno di Dio: l’amore che ti trasforma in servo/schiavo, e allora la croce è il trono da cui Gesù sta regnando (la crocifissione era prioritariamente la morte degli schiavi).




