Scopo della liberazione di Dio

Maura ci legge qualcosa dal libro di John Bevere “Un cuore ardente”.
La liberazione d’ Israele dalla schiavitù d’Egitto viene paragonata, nel Nuovo Testamento, alla liberazione dal peccato, l’Egitto rappresenta il sistema del mondo, mentre Israele la Chiesa. Uscito dall’Egitto Mosè, non venne diretto subito alla terra promessa, ma viene guidato verso il monte Sinai dove incontra Dio e viene trasformato, era un’esperienza necessaria per il popolo. Molti oggi sono credenti perché hanno accettato l’appello di predicatori e non una rivelazione da parte di Dio; una guida, senza una visione chiara da raggiungere da parte di Dio, può essere pericolosa; Mosè aveva un traguardo chiaro da raggiungere, ma tutto ciò era incompleto senza la rivelazione di Dio, avrebbe potuto condurre il popolo ad un paese rigoglioso, ma senza il reale scopo della loro liberazione, cioè una più intima conoscenza di Dio; questo è il motivo per cui Dio lo indirizzò ai margini del deserto: per calmare il cuore di Mosè e fargli dimenticare il mondo che aveva lasciato, nel deserto Mosè avrebbe potuto rispondere con serenità alla rivelazione di Dio.
Non tutto ciò che è buono è anche valido, solo quando acquisiamo un’intima conoscenza di Dio possiamo veramente discernere ciò che è buono.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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