Scopo del deserto

Continuiamo con Maura a riflettere sul deserto, prendendo spunti dal libro di John Bevere “Dio, dove sei?!”.
La buona notizia è che il deserto non deve per forza essere un tempo negativo se siamo desiderosi di ubbidire a Dio, sembra illogico ma lo scopo è positivo: allenarci, purificarci, rafforzarci, prepararci per un nuovo movimento del Suo Spirito in modo che diventiamo più fruttuosi. Molte persone quanto entrano nel deserto sono prese dal panico, cercano e fanno cose sbagliate; cercare una via di fuga prolunga il tempo nel deserto, portando a frustrazioni e difficoltà poiché non si comprende l’intento di Dio. Questo fu il caso dei figli d’Israele durante i 40 anni nel deserto: una mancanza di comprensione di cosa stava accadendo, portò una intera generazione a non essere idonea ad ereditare la terra promessa. Come evidenzia Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi, noi oggi possiamo imparare dai loro errori. Se riusciamo a riconoscere quando entriamo in una esperienza di deserto, invece di lamentarci possiamo essere grati sapendo che al di là di quel luogo c’è una terra promessa, di nuova maturità, potenza, benedizioni. Giacomo scrive: “considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, la costanza compia pienamente l’opera Sua in voi affinché siate perfetti, completi di nulla mancanti”.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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